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Le dichiarazioni di Ashley Hazell, mastro birraio di Colonial Brewing, a proposito della sua nuova COMAC 2T Keg Washer/Filler

Colonial Brewing ha aperto il suo primo birrificio sulla costa est australiana a Port Melbourne nel 2015. L’head brewer, Ashley Hazell, ha condiviso la sua esperienza a proposito dell’installazione e dell’utilizzo della Kegging Machine 2T Comac, che è stata acquistata lo scorso anno tramite gli agenti locali di COMAC, HBM Packaging Technologies, e installata da Ashley e il suo team ad agosto 2018.

Pubblicato martedì, 21 maggio 2019 |
Categoria: Interviste

Colonial Brewing ha aperto il suo primo birrificio sulla costa est australiana a Port Melbourne nel 2015. L’head brewer, Ashley Hazell, ha condiviso la sua esperienza a proposito dell’installazione e dell’utilizzo della Kegging Machine 2T Comac, che è stata acquistata lo scorso anno tramite gli agenti locali di COMAC, HBM Packaging Technologies, e installata da Ashley e il suo team ad agosto 2018.

 

"Siamo stati supportati direttamente da Comax e HBM riguardo ad alcune questioni iniziali, ma per tutto il resto siamo stati in grado di installare la macchina facilmente. Abbiamo deciso di acquistare una macchina Comac poichè la nostra infustatrice necessitava di essere sostituita dopo pochi anni di utilizzo, e volevamo un passo in avanti sulla qualità.

 

Il vantaggio più grande per noi ha riguardato la maggior fiducia nella sanificazione rispetto alla macchina basic che abbiamo rimpiazzato. La pulizia dei fusti con una soluzione acida, caustica e con il vapore ci permette di sanificare in profondità i fusti che utilizziamo: in questo modo non dobbiamo preoccuparci di cosa ci fosse precedentemente al loro interno. É anche facile da usare e non abbiamo timore nel lasciare il loro funzionamento nelle mani di operatori con poco esperienza”.

 

Da quanto tempo usi la macchina Comac 2T?

 

 "L’abbiamo installata a luglio 2018 e l’abbiamo avviata nell’arco di pochi giorni.”

 

Quali miglioramenti ha garantito la 2T a Colonial?

 

 “Il vantaggio più grande per noi ha riguardato la maggior fiducia nella sanificazione rispetto alla macchina basic che abbiamo rimpiazzato. La pulizia dei fusti con una soluzione acida, caustica e con il vapore ci permette di sanificare in profondità i fusti che utilizziamo: in questo modo non dobbiamo preoccuparci di cosa ci fosse precedentemente al loro interno.

 

I sensori e l’automazione in ogni singolo passaggio fanno sì che i fusti non perfettamente puliti, per qualsiasi motivo, siano scartati e possano essere esaminati. Lo stesso procedimento viene applicato per la steriliizzazione con il vapore e la testa di riempimento.Grazie a ciò, possiamo lasciar operare sulla macchina da solo anche il personale con meno esperienza, senza il timore che un’anomalia possa passare inosservata".

 

Come valuti la macchina finora?

 

  Facilità d’uso: molto semplice da utilizzare

 

• Velocità: la velocità corrisponde a quanto descritto. Lavoriamo dai 27 ai 30 fusti/ora sotto un regime di pulizia molto stringente.

 

Affidabilità: Con questa infustratrice non abbiamo avuto nessun problema

 

Manutenzione: Facile accesso a tutti i componenti. È semplice sostituire le guarnizioni, ecc...

 

Qualità costruttiva: ottima. Nessun problema in merito.

 

Supporto in loco: HBM ha preso in carico e risolto velocemente tutte le richieste e i piccoli problemi. Abbiamo lavorato allla grande con loro. Anche il team di Comac ci ha fatto visita un paio di volte: sono stati un ottima risorsa per insegnarci la manutenzione da fare internamente.

 

Consiglieresti una linea fusti Comac?

 

 "Certamente, per tutti i motivi elencati finora".

 

Cosa apprezzi della tua macchina? Quale aspetto, invece, non ti piace?

 

"Apprezzo tutte le qualità di cui ho già parlato. È facile modificare la programmazione delle ricette, ma è semplice anche proteggerla in modo che nessuno possa fare cambiamenti senza le opportune autorizzazioni.

 

L’installazione è stata facile e veloce: siamo riusciti a farcela completamente da soli!

 

L’unico difetto di poco conto ha riguardato lo scivolo ribaltatore, che all’inizio aveva un paio di saldature imperfette e un supporto di un piedino rotto, che HBM ha riparato molto velocemente. Questo non è stato un problema inaspettato, visto che su di esso passano 200 fuati pieni al giorno, quindi prende qualche colpo!".

 

Ufficio Comunicazione Comac, in collaborazione con HBM Packaging Technologies

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