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Comfort beer. La birra che ci coccola… e fa anche bene allo sport

Il “comfort food”, come si può intuire, è il cibo che ci dà calore umano, è legato magari a un bel ricordo o una tradizione familiare.

Pubblicato lunedì, 20 giugno 2016 |
Categoria: Curiosità

Il termine “comfort food” fa parte dei dizionari di inglese dagli anni Settanta, ma il concetto, in Italia, si sta facendo strada solo negli ultimi anni, con libri e blog dedicati all’argomento. Il “comfort food”, come si può intuire, è il cibo che ci dà calore umano, è legato magari a un bel ricordo o una tradizione familiare. Non è per forza il cibo più buono, insomma, ma quello con cui ci si premia quando si ha voglia di coccole.

Tutti hanno un loro personale “comfort food” – dolce o salato, semplice o difficile da realizzare – e di sicuro tutti gli appassionati di birra hanno anche la loro “comfort beer”, in onore di un viaggio indimenticabile, una cena speciale o semplicemente un momento di relax.

In questi giorni, per esempio, siamo sicuri che per molti tifosi di calcio l’accoppiata birra davanti alla tv + partita di calcio degli Europei, magari da guardare con gli amici, sia un’idea vincente!

E per chi, oltre a guardare, pratica un’attività sportiva arriva una buona notizia: qualche mese fa, infatti, in occasione del convegno “Birra e salute, birra e sport. Incontri possibili o impossibili?” promosso a Rimini da Unionbirrai, il medico della Nazionale italiana di calcio, Luca Gatteschi, ha dato il via libera a un consumo moderato lontano dallo sforzo. “Grazie alla minore quantità di zuccheri, al maggior contributo di magnesio, fosforo, calcio e complesso di vitamine B, la birra è un integratore energetico valido e completo” ha dichiarato il medico, che è anche un convinto appassionato.

In particolare, via libera alle birre artigianali: il loro segreto sta nei cereali e nel luppolo, che ha proprietà antiossidanti. La quantità consigliata è di una “unità alcolica” – lattina o bottiglia da 33 cl – al giorno per le donne e due per gli uomini, ovviamente di media gradazione.

E voi? Qual è la vostra “comfort beer” e per quale motivo? Ditecelo nei commenti, siamo curiosi di sentire la vostra opinione!

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